Itinerari letterari a Roma

Quando si vuole esplorare Roma in un modo diverso, raramente si cerca la sua parte letteraria. Roma vive sulle spalle della grandezza dell'Impero Romano, sulla storia papalina e sul suo patrimonio artistico. Eppure Roma è stata musa di tantissimi scrittori, non solamente antichi: considerata una delle mete fondamentali del Grand Tour. Amata, venerata, odiata o semplicemente non compresa, Roma non è stata solo la casa dei grandi scrittori italiani ma anche di tanti intellettuali americani e europei.

Nel prossimo viaggio che farai perché non dare la possibilità agli itinerari letterari a Roma? Camminerai seguendo le impressioni romane di Zola, la passione di Goethe e la Roma nobiliare raccontata da D'Annunzio. In questo articolo ti consiglio alcuni itinerari letterari da percorrere.

Flâner a Rome

Prima di cominciare il nostro itinerario ho due consigli da darti:

I. Abbraccia l'arte della flânerie: Per apprezzare davvero Roma, devi imparare a perderti. Mi spiego meglio, è importante lasciarsi trasportare dalle strade di Roma. Le flâneur di Baudelaire reincarna perfettamente questa filosofia.

II. Ripercorri i passi della letteratura: Prima di cominciare la tua passeggiata ti consiglio di leggere (e magari portare con te) i testi degli scrittori di cui vorresti ripercorrere i passi. Questi itinerari sono lenti, appena raggiungi un luogo prenditi un momento per rileggere o ricordare le descrizioni, ritrova le sensazioni dello scrittore.

Cimitero Acattolico

Henry James, scrittore americano, ha amo moltissimo Roma. Le sue impressioni sono sempre piene di riflessioni molto profonde sulle bellezza e lo sfarzo di Roma. Pienamente cosciente che nel Nuovo Mondo, non c'è niente equiparabile alla bellezza del Vecchio Mondo. Nessuna città al mondo è come Roma. Tra gli itinerari letterari a Roma, quello di Henry James è sicuramente il più suggestivo, specie quello dedicato al Cimitero Acattolico. Il Cimitero protestante è uno dei posti più belli e sconosciuti della Capitale. Henry James non ha potuto fare a meno di comparare lo sfarzo di Roma rappresentato dalla Piramide Cestia alla tranquillità del cimitero degli inglesi che riposano all'ombra di essa.

Il cimitero svolge tutt'oggi la sua funzione, quindi è consigliato un abbigliamento consono, essere discreti e mantenere il silenzio per non disturbare le persone che vanno a salutare i propri cari. Nel cimitero è possibile vedere la tomba di Keats e Shelly, entrambi morti a Roma e la famosa tomba della famiglia Story.

Il Tridente

Si chiama Tridente quella zona centrale di Roma che si dirama da Piazza del Popolo. Al Tridente si è davvero nel cuore di Roma. Sarebbe impossibile elencare tutti i punti d'interesse per gli scrittori presenti al Tridente ma il mio consiglio è quello di seguire le impressioni di Dickens, che arrivò a Roma il giorno di martedì grasso, in pieno carnevale. Restò colpito dai festeggiamenti: persone che si lanciavano pasticche di gesso e si concludeva con la festa dei moccoletti, ovvero un gioco che si faceva per strada dove si portava in giro una candela e bisognava cercare di spegnere quella degli altri con risvolti decisamente esilaranti, se non violenti.

Festa dei moccoletti, Ippolito Caffi 1852

"Ognuno dei presenti sembra animato da un solo proposito e cioè spegnere la candeletta degli altri e mantenere accesa la propria; e tutti, uomini, donne e ragazzi, signori e signore, principi e contadini, italiani e stranieri, vociano strillano e urlano incessantemente ai vinti in aria di canzonatura: “Senza moccolo! Senza moccolo!”

Charles Dickens, Pictures from Italy 1844-45

Assolutamente da non perdere al Tridente è la casa di Goethe, che di Roma ne ha fatto il luogo dell'anima e la Keats-Shelley House una vera e propria casa del Romanticismo inglese.

Palazzi, residenze urbane e giardini

Non è possibile non citare tra gli itinerari letterari a Roma quello di Gabriele D'Annunzio. Il giovane scrittore arriva fresco di studi nella Capitale, comincia a lavorare come giornalista e la sua natura dandy lo porta a frequentare i migliori salotti della città. Ripercorriamo i passi de Il Piacere partendo dalla scalinata di Piazza di Spagna per poi voltare verso Palazzo Zuccari, residenza di Andrea Sperelli, protagonista del romanzo e Gabriele D'Annunzio stesso. La peculiarità di Andrea Sperelli è una: allo sfarzo di Roma antica lui preferiva quella della Roma Papale, la parola chiave sono le chiese e i palazzi storici. Da non perdere è la volta con effetto ottico di Sant'Ignazio da Loyola, la Galleria Colonna, la Cappella della Madonna dell'Archetto. Non può mancare una pausa all'Antico Caffè Greco, il caffè storico di Roma che riuniva scrittori, artisti e intellettuali nel XIX secolo.

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